INDICE DEL GAIDEN PART 1

EPISODIO 3 - EPISODIO 5

SAINT SEIYA SHÔGUN-HEN
GAIDEN PART 1 - SENSÔ TO SHI
EPISODIO 4

VENTO E VIAGGIO

ANNO 1509
GRECIA, NEI PRESSI DEL MONTE ITONI

(dall'episodio precedente)

GRECIA, NEI PRESSI DEL MONTE ITONI (NUBE)

TIRESIA (grida) - Swordstick Crash!!

Il bastone saetta verso Izar, che sembra scivolarci intorno con dei movimenti involontari. Non fa nulla per evitarlo, non salta né si sposta, ma il risultato è che il bastone lo sfiora senza intaccargli corpo né armatura.

TIRESIA (stupefatto) - E' assurdo!

Izar sembra sorpreso a sua volta, e quando la camera allarga vediamo che ad ogni suo spostamento si genera una scia azzurra che sembra quasi liquida e che galleggia intorno a lui. Quando i due contendenti si fermano il Sacro Guerriero guarda la propria corazza come se non gli appartenesse.

IZAR (pensa) - E' stupefacente! E' come se leggesse ogni più piccolo spostamento, quasi fosse puro spirito...

Spalanca gli occhi, come colto da una qualche consapevolezza.

VOCE (nella testa di Izar) - Athena è con te, non devi temere alcun male...

Izar annuisce e si mostra più deciso mentre Tiresia, al contrario, sembra meditare sul da farsi.

TIRESIA (pensa) - Non capisco su cosa si basa la sua difesa, è frutto delle sue capacità o dell'istinto? In ogni caso non si tratta di semplice fortuna, no...

Izar si mette in posizione di lotta, e a quel punto Tiresia porta il suo bastone all'indietro per mascherarne le traiettorie.

TIRESIA (pensa) - E sia, lascerò che sia lui ad attaccare... (ad alta voce) Coraggio, Sacro Guerriero, mostrami di cosa sei capace!

Tiresia invita Izar con un cenno della mano, e questi dopo un breve attimo di esitazione scatta in avanti. Tiresia dà uno strattone al suo bastone, che lascia una scia di luce ma va ancora a vuoto. Ora è concentrato e per nulla allegro, mentre Izar si fa avanti e prova a colpirlo con il pugno destro. Il vecchio lo evita con un movimento laterale, poi riprova ad attaccarlo dal basso verso l'alto ma Izar salta all'indietro finendo per essere sopra di lui con un movimento ad allontanarsi. Il Sacro Guerriero fa una giravolta a mezz'aria per rivolgere di nuovo il pugno nella direzione del suo avversario.

IZAR - Quadrantis Deluge!!

Vediamo il Cosmo intorno ad Izar, ora come diviso in tante sfere azzurrognole di energia. L'energia converge nei suoi palmi, aperti e rivolti verso Tiresia, e dieci piccole meteore si staccano da tutte e dieci le dita. Tiresia è sorpreso ed emette un gemito appena prima di essere colpito e scaraventato a terra, dove con il corpo scava una buca ampia. Schizza sangue dalla bocca e ha gli occhi spalancati dalla sorpresa e dalla paura. La camera va in primo piano su di lui.

TIRESIA (pensa, in affanno) - E' istinto, e non appartiene a lui... (con rabbia) La sua armatura nasconde qualcosa, è troppo pericoloso rimanere qui!

Izar stavolta non è sorpreso, perché conosce il proprio potere d'attacco. Semmai sembra soddisfatto e sicuro di sé.

IZAR (pensa) - Ce l'ho fatta?

Tiresia si rialza e senza preamboli genera velocemente la nube. Izar brucia il Cosmo e una leggera brezza sposta la nebbia, mostrandoci che la zona è deserta. Non c'è traccia del suo avversario. La camera allarga su Izar, mostrandoci Artur che si avvicina di corsa alle sue spalle.

ARTUR (ansimante) - Izar! (pausa. E' sorpreso) Ma cosa...?
IZAR (pensieroso) - Non avrei dovuto permettergli di scappare...

COCITO, MONDO DEI MORTI

ARES (urla, furioso) - Come hai osato? Nessuno che abbia disertato le mie schiere è mai sopravvissuto, e non avrò pietà di te solo perché sei un vecchio!

Il petto di Ares si alza e abbassa velocemente, a dimostrare uno sfogo ancora in corso, ma la camera allarga e ci mostra anche Tiresia, ferito e appoggiato al proprio bastone.

TIRESIA (freddo. Non è pentito e non si sta scusando) - E' apparsa un'armatura leggendaria, Comandante Supremo, una cosa che non potevo prevedere...
ARES (beffardo) - Già, tu hai fama di indovino!
TIRESIA (sempre freddo) - ...ma so che mi risparmierete, perché avete capito anche voi che solo io posso trovare Athena...
ARES (sbotta) - E se fosse stato solo un caso? Perché dovrei crederti, vecchio?

Ares sembra curioso. La camera va su Tiresia, che sorride beffardo, e stacca.

GRECIA, SANTUARIO (VICINO ALL'ARENA DEI SACRI GUERRIERI)

E' notte, e vediamo una figura che guarda il cielo e ispira tranquillità. La camera va in primo piano sul volto, illuminato dalla luna, e riconosciamo il Sacro Guerriero di Lyra. Sta guardando il cielo, e vediamo un gruppo di stelle particolarmente luminosa. Sono gli astri di Boote e Quadrans Muralis.

SHELIAK (pensa, sereno) - Le vostre stelle ardono più brillanti che mai... Izar, Artur, avete trovato Athena?

GRECIA, SANTUARIO, LUOGO SCONOSCIUTO

Pollux è steso su una giaciglio molto spartano, ansima scosso dalla febbre. Sembra dormire. D'un tratto il suo volto si rasserena.

COCITO, MONDO DEI MORTI

TIRESIA (trascina la voce. E' pensieroso, la camera è in primo piano su di lui) - Si stanno dirigendo verso nord-ovest...
ARES (stizzito) - Come lo sai, 'indovino'?

La camera allarga, e vediamo che Tiresia sembra quasi limitarsi a sopportare l'ironia di Ares, appena offeso dalle sue parole. Lo guarda senza riverenze.

TIRESIA (calmo) - Non sono un indovino, ma c'è un motivo se per secoli sono stato chiamato così. Io osservo... (fa una pausa e scorrono le immagini di ciò che racconta) Osservo il vento che si trascina la sabbia, e il mare che si infrange sugli scogli, e più di tutto...

La camera torna in primo piano su di lui, e ora Ares sembra incuriosito. La sua espressione pare invitare Tiresia a proseguire, ed egli in effetti lo fa.

TIRESIA - ...la natura umana e la sua continua sfida agli dei!

FLASHBACK

GRECIA, FUORI DALLE MURA DI TEBE

Sentiamo la voce di Tiresia mentre scorrono le immagini che raccontano la sua vita e qualche specifico avvenimento. La camera si sposta dentro la città.

VOCE DI TIRESIA - Durante la guerra di Tebe la gente guardava a me come a un esempio e a un'ancora di salvezza, e infatti vincemmo la guerra... (pausa) Ero già vecchio allora, vecchio e stanco, ma soddisfatto di aver avuto la meglio su Anfiarao, che tutti consideravano un veggente illuminato...

FINE FLASHBACK

COCITO, MONDO DEI MORTI

TIRESIA (divertito) - Mh! Anfiarao! Mai avrei pensato di ritrovarlo proprio qui, nel Mondo dei Morti! (torna serio) Nella mia vita avevo già visto tante guerre, innumerevoli vite accendersi e spegnersi. Fu questo a farmi sempre capire cosa stava accadendo, la mia saggezza e la mia voglia di sapere furono le cause dei miei successi... (pausa) E fu per questo che, quando venne la morte, non riuscii ad accettarla...

FLASHBACK

Ancora una volta vediamo ciò che Tiresia racconta mostrato in immagini fisse e scene lente.

VOCE DI TIRESIA - E' stato il mio corpo, debole come quello di tutti gli uomini, a tradirmi... (pausa) Gli dèi mi avevano concesso di vivere più a lungo per la mia sete di conoscenza, curiosi di vedere dove mi avrebbe portato, ma un giorno...

Vediamo Tiresia trascinarsi lungo un sentiero e crollare a terra, morto. E' vecchio e solo, riesce solo a voltarsi a fatica e ad alzare la mano verso il cielo. Sembra chiedere il perché di quanto gli sta accadendo, poi i suoi occhi si fanno sbarrati e la scena cambia, portandoci nel Mondo dei Morti.

VOCE DI TIRESIA - Per secoli fui condannato a camminare con la testa voltata all'indietro in mezzo a persone che avrei potuto considerare miei simili ma che non avevano nulla in comune con me... (ci vengono mostrati i volti dei veggenti, uomini e donne di varie fasce d'età) Non avevo più nulla da imparare, nessun desiderio da soddisfare, ma tenni duro. Tante volte chiesi invano di avere udienza con il Signore degli Inferi... (vediamo Tiresia tendere il braccio verso uno Spettro, che lo guarda disgustato) Finché un giorno qualcosa cambiò...

FINE FLASHBACK

PAUSA MEZZO EPISODIO

COCITO, MONDO DEI MORTI

ARES (diffidente ma curioso) - E cosa sarebbe cambiato?
TIRESIA (sorridendo) - Predissi il giorno esatto in cui avrebbe avuto inizio la Guerra Sacra tra Athena e Poseidon e mi fu concessa udienza. Hades era certo che Poseidon avrebbe avuto la meglio, ma lo convinsi che si sbagliava; e così, quando Athena vinse la guerra, mi liberò dalla maledizione e mi rese libero...
ARES (pensa, perplesso) - Hades che concede un atto di pietà a un mortale? (ad alta voce, sorpreso) Ah! Ma questo significa davvero che... tu sapevi dove trovare Athena?

Tiresia si limita a sorridere e annuire con la testa, lentamente. La camera stacca.

EUROPA, PREALPI

Il panorama montuoso è impressionante. Montagne innevate si vedono in tutte le direzioni e un vento gelido sferza l'aria. E' giorno, ma il cattivo tempo rende la giornata poco luminosa. Non ci troviamo in città, ma in una baita pedemontana all'interno della quale arde un fuoco allegro. La camera mostra gli occupanti della baita, lentamente, inquadrandoli uno per uno. Cuma è steso sul pavimento di legno, davanti al fuoco, e sta dormendo. Non sembra in gran forma ed è avvolto in una coperta. Orion è seduto su un divano, pensoso, e le fiamme gli rischiarano il viso a tratti. Accarezza la testa di Michel, steso e addormentato con la testa sulle sue gambe, e ha un'espressione piena di affetto. Poi torna serio.

ORION (pensa) - Il Cosmo di Athena cresce, e le energie di Cuma diminuiscono... quanta strada riusciremo a fare prima del prossimo attacco? (guarda le montagne fuori dalla finestra) Dobbiamo aspettare che passi l'inverno e poi essere molto veloci...

La camera allarga un attimo, vediamo una culla poco lontana dal divano. La baita è evidentemente abitata, perché arredata tutto sommato con buon gusto. vediamo un tenue bagliore dorato intorno alla culla, poi la camera passa all'esterno e ci mostra la scia azzurrina della barriera protettiva di Cuma. All'aperto, dinanzi all'edificio, riconosciamo due giovani vestiti di un mantello che copre loro anche i capelli. Si stanno avvicinando alla baita, camminando tranquilli.

IZAR (allegro) - Siamo stati davvero fortunati a trovare questo posto, non trovi?
ARTUR (cauto) - Non è fortuna, è la mano di Athena... (pausa. Si rasserena) Come si può non voler bene a quella bambina?

I ragazzi si appressano all'uscio e una donna apre loro la porta con un sorriso radioso. E' bionda, in carne e potrebbe essere la madre dei due (soprattutto di Izar).

DANICA - Venite a mangiare, ragazzi!

I due sorridono, si guardano e proseguono ad andare verso la casa. La camera chiude.

GERMANIA, HEICHSTEIN

E' notte e una figura si staglia imponente nell'oscurità. Il volto è parzialmente in ombra, ma vediamo che si tratta di un giovane uomo con la barba e l'aria matura. Ha lo sguardo rivolto verso l'alto, poi si concentra e si abbassa al suolo, appoggiando i palmi a terra. Una luce marroncina si diffonde dalle sue mani, la luce di un Cosmo.

LUDWIG (pensa) - Questo luogo è pericoloso, non dovete passare di qui...

Si vede una leggera scossa nel terreno, solo una vibrazione. Poi Ludwig interrompe il flusso di energia e si alza. Ora è inquadrato di spalle.

LUDWIG (pensa) - Quando sarà il momento verrò io da voi, Sacri Guerrieri...

FEBBRAIO 1510
FRANCIA, ALYSCAMPS

Vediamo il primo piano di un piede destro parzialmente coperto da un mantello. Il piede si muove in avanti una sola volta, poi si ferma.

VOCE DI ORION (serio) - Siamo arrivati?

La camera allarga e ci mostra Michel, che annuisce e alza il braccio destro indicando qualcosa con il dito. La camera segue la direzione ci mostra un pendio che digrada dolcemente e in fondo ad esso, in lontananza, una città. Poco distante dai Sacri Guerrieri la strada, ben pavimentata, piega sulla destra e vediamo delle rovine

MICHEL - Quella laggiù è la città di Arles, potremo riposarci lì per questa notte e poi ripartire per Avignone...
ORION (annuisce, preoccupato. Pensa) - Cuma è esausto, non riesce più nemmeno a camminare...

La camera allarga e vediamo che Orion tiene in braccio la piccola Athena, che brilla di un'energia sempre più intensa. Dietro Orion ci sono Izar e Artur, che trasportano Cuma per le braccia. Sono entrambi molto preoccupati. Seguiamo la piccola pattuglia muoversi ed entrare nelle rovine, superando un arco, poi la camera stringe sul volto atterrito di Michel.

IZAR (con un filo di voce) - Ma cosa... cosa è successo?

La camera allarga e si sposta lateralmente, mostrandoci un largo sentiero all'inizio del quale si trovano i Sacri Guerrieri. Il sentiero ai due lati è fiancheggiato da grosse pietre simili a tombe scoperte, mentre sulla destra ci sono i resti di quella che dovrebbe essere una chiesa. Il tutto è circondato da alberi. Riversi sul sentiero e sulle pietre ci sono almeno due dozzine di cadaveri di persone di tutte le età, soprattutto anziani e donne.

ARTUR (guardingo) - E' accaduto da poco, il sangue delle vittime è ancora fresco...
VOCE (sofferente) - E infatti è ancora qui...

La camera va su Izar e Artur. Izar è a destra, quindi vede meglio la sagoma di Sheliak di Lyra dietro una grossa pietra che fiancheggia il sentiero dal suo lato.

IZAR (quasi sottovoce) - Sheliak, tu qui...

Artur si toglie il braccio di Cuma dalle spalle, lasciando il peso tutto su Izar, e fa per correre in direzione dell'amico.

SHELIAK
(urla) - Fermo! Non fare un altro passo!

La decisione nel tono di Sheliak ferma Artur, che resta interdetto.

MICHEL (riflessivo) - Ha ragione, qui c'è qualcuno...
ORION (riflessivo) - Già, e si porta appresso il tanfo della morte...
ARTUR (deciso, serra il pugno) - Pagherà per ciò che ha fatto!
SHELIAK (gemendo) - No, dovete andarvene! Il Grande Sacerdote... è stato lui a mandarmi in missione, voi andate via!

Izar guarda Cuma, che annuisce debolmente. Izar annuisce di rimando e lascia andare Cuma, che guarda Orion. Poi Izar si volta verso le rovine e brucia il suo Cosmo. La camera stacca con l'immagine di un teschio che si staglia nel cielo.

Shin

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