INDICE DEL GAIDEN PART 1

EPISODIO 2 - EPISODIO 4

SAINT SEIYA SHÔGUN-HEN
GAIDEN PART 1 - SENSÔ TO SHI
EPISODIO 3

VECCHIAIA E GIOVENTU'

ANNO 1509

GRECIA, NEI PRESSI DEL MONTE ITONI

(dall'episodio precedente)

Il vecchio riprende il bastone e lo punta su Cuma, come per invitarlo a farsi avanti. Cuma si prepara in posizione di lotta, e vediamo che anche la sua aura cala un attimo per poi tornare più forte e più brillante, avvolgendolo più lontano dal corpo.

TIRESIA - Hai eretto una barriera con il Cosmo, come immaginavo... (pausa) E con essa sei arrivato fin qui senza invecchiare e ti sei salvato la vita, almeno per ora...
CUMA (deciso) - Sono pronto!

Tiresia carica il bastone, pronto a sferrare un'altra mazzata.

TIRESIA (trionfante) - E' la fine per te! Swordstick Crash!!
CUMA - Disorientation!!

Il bastone di Tiresia parte, ma manca il bersaglio. Il vecchio sta come levitando, il volto sorpreso e poi frustrato. A Cuma è bastato abbassarsi per evitare la bastonata, e il Sacro Guerriero è quasi arrivato al suo bersaglio con il braccio destro teso in avanti e l'indice pronto a colpire come per una puntura. La camera stringe sul suo dito, che colpisce la spalla sinistra di Tiresia all'altezza del coprispalle. Sul punto colpito si genera un effetto vortice.

CUMA - Milky Twirling!!

Tiresia viene sbalzato via e gettato lontano. Rimbalza una volta poi ricade al suolo. Sul suo volto ora c'è solo rabbia. Non sembra affatto intimorito né sorpreso quando si rimette in piedi, con relativa facilità.

TIRESIA (stizzito) - Hai giocato bene la tua ultima carta, la disperazione è davvero pericolosa...
CUMA (pensa) - Gli ho fatto appena un graffio... ma come ha fatto a salvarsi?

Una bastonata colpisce Cuma prima che questi possa reagire o escogitare altre tattiche, e riduce il Sacro Guerriero ancora più a malpartito. Stavolta non dà la sensazione di potersi rialzare. Tiresia gli si avvicina, ma resta a una distanza di sicurezza di qualche metro.

TIRESIA (scandisce lentamente) - Sei curioso di sapere come ho fatto, telo leggo negli occhi... (piccola pausa) Ma la risposta puoi vederla da te mia mano destra...
CUMA (agonizzante, ma lucido. Quando parla vediamo la scena con effetto flashback) - Hai... hai colpito il terreno con il bastone e sfruttato il contraccolpo per evitare che il mio dito raggiungesse il tuo cuore, non è vero?

Tiresia sorride compiaciuto e fa un cenno affermativo con il capo.

TIRESIA (ora si avvicina a Cuma, lentamente) - Il tuo sesto senso è notevole, ma insufficiente... per millenni ho seguito la storia dell'umanità, nessuno meglio di me conosce l'arte dell'inganno e della guerra!

Tiresia alza il bastone mentre Cuma, sotto di lui, cerca una soluzione mantenendosi calmo.

GRECIA, REGIONE DI TZOUMERKA

Siamo nel fitto di un bosco e due figure saettano veloci in mezzo agli alberi. La camera stringe su una di esse, che riconosciamo essere Artur. Indossa l'armatura di Boote, una corazza verde che ne risalta i tratti di uomo robusto. Artur rivolge il capo verso l'alto, sulla sua sinistra.

ARTUR (ansima perché parla correndo) - Vedi qualcosa, Izar?

La camera ora è sulle cime degli alberi, dove Izar sta saltando di chioma in chioma. Indossa un'armatura color azzurro chiaro, semplice e leggera.

IZAR (meno affannato di Artur) - Non...

Izar ferma la frase, ma non la corsa. Ha scorto qualcosa in lontananza, l'area desertificata e polverosa in cui Cuma sta combattendo con Tiresia.

IZAR (alzando il tono) - Affrettiamoci!

GRECIA, NEI PRESSI DEL MONTE ITONI

CUMA (primo piano. Fissa Tiresia negli occhi) - Chi diavolo sei?
TIRESIA (serio) - Puoi chiamarmi Tiresia il Saggio, o l'Indovino... (sorride maligno) Rassegnati, sarai la prima vittima dell'Armata del Malaugurio!

Tiresia solleva il bastone, ora accorciato, alzandolo in verticale.

CUMA
(pensa) - Non posso batterlo, questo è evidente... (pausa. La camera è sui suoi occhi) Se morissi qui non sarei di nessun aiuto ad Orion, è troppo vicino per sfuggire a costui, e quindi...

Tiresia gli calpesta il polso destro, e Cuma sembra atterrito. Lo guarda. Tiresia gli parla come si parlerebbe a un bambino piccolo.

TIRESIA
- Nessuno meglio di me conosce l'arte dell'inganno e della guerra, te l'ho appena detto... (pausa. La camera stringe sul suo viso) Volevi creare un diversivo gettandomi della polvere negli occhi per poi fuggire...
CUMA - Ma come...?
TIRESIA - Come ho fatto a capirlo? E'molto semplice: è la stessa cosa che avrei fatto io nelle tue condizioni!
CUMA (pensa, profondamente preoccupato) - No, non ho scampo...

La camera si allontana e va su Orion, che serra il pugno fino a far sanguinare la mano.

ORION
(pensa) - Athena... fratello... che cosa devo fare?

Michel chiude gli occhi, e una tenue aura si diffonde intorno a lui. Non può essere un Cosmo, è troppo flebile ed'altronde Michel è troppo giovane. In lontananza, dove si sta svolgendo il duello, vediamo però brillare una intensa luce dorata.

ORION
(primo piano. E' stupefatto) - Ma cosa...?

La camera stacca e va direttamente sulla luce, che dopo aver brillato intensamente cala mostrandoci l'accaduto. Il bastone di Tiresia ha colpito l'armatura di Virgo, comparsa all'improvviso a proteggere Cuma per salvarlo da morte certa. E' un lampo, poi la corazza cade al suolo come abbandonta dalla forza che la sorreggeva. Tocca appena il terreno e scompare nel nulla, come se fosse stata una semplice emanazione di Cosmo. Più lontano, anche Michel si affloscia al suolo ormai privo di sensi, sotto lo sguardo sempre più sorpreso di Orion.

ORION (pensa, ammirato) - Non è altro che un bambino, ma non ha esitato un attimo... (pausa) Ha capito che solo lui poteva aiutare Cuma!

La camera ora è su Cuma, che ha riguadagnato qualche metro di distanza da Tiresia portandosi a una distanza di relativa sicurezza. Ansima ed è ferito, ma ha ritrovato un po' di spirito.

CUMA
(grida) - Athena mi protegge, e io proteggerò lei! Disorientation!!

Il dito di Cuma si dirige verso il suolo, creando un turbinio di polvere e facendo tremare il terreno. Tiresia è sbilanciato e stizzito, perché la polvere lo avvolge. Nell'immagine successiva, quando il mulinello scema e si disperde, Tiresia è nuovamente solo.

TIRESIA (pensa, sogghignando) - Crede di potermi scappare...

Il vecchio infilza il bastone a terra e sul suo volto maligno si dipinge un sorriso quando la nebbia ricomincia ad espandersi.

PAUSA MEZZO EPISODIO

SANTUARIO, STANZE DEL SACERDOTE

ZUBEN (in primo piano, concitato. Indossa la maschera) - Che cosa? Il Monte Itoni?

Tegmen fa un cenno affermativo con il capo.

TEGMEN
(serio) - Ha avuto una premonizione, è sicuro che lì ci sia un nemico!
ZUBEN (pensa) - Ma cosa sta succedendo?

FLASHBACK

Siamo nelle Stanze del Sacerdote, e Izar è inginocchiato davanti allo scranno su cui siede il Grande Sacerdote. Izar sembra provare un timore reverenziale, all'inizio balbetta.

IZAR - So che molti Sacri Guerrieri sono stati mandati in missione,mio signore, quindi vi prego di esaurire la mia richiesta...
GRANDE SACERDOTE (perplesso) - Non posso sguarnire il Santuario inutilmente, ognuno di voi è prezioso... (pausa. Fissa Izar dritto negli occhi) E poi perché il Monte Itoni?

Izar alza la testa e ricambia lo sguardo, ancora un po' titubante.

IZAR - Ecco, veramente... (più deciso) E' la mia armatura, mio signore! E' stata lei a chiedermelo!

Zuben sembra un po' sorpreso. Si concentra sulla corazza di Izar, che brilla di intensi riflessi bianchi sull'azzurro lucido, e per un attimo ci sembra di cogliere un movimento sulle vestigia di Quadrans Muralis.

ZUBEN (pensa) - E' stata Athena a creare le armature delle 88 costellazioni, nostro baluardo e nostra difesa...

FINE FLASHBACK

ZUBEN (pensa) - Prima questo ragazzo e ora anche tu, Pollux?

GRECIA, NEI PRESSI DEL MONTE ITONI

La nube si espande e torna ad avvicinarsi ai Sacri Guerrieri. Orion ha raccolto Michel e lo regge sopra la spalla destra, mentre Athena è nell'incavo del suo braccio sinistro. Sta aspettando Cuma e guarda preoccupato la nube, quando infine suo fratello gli corre incontro in evidente affanno. Cuma si ferma, cerca di recuperare una respirazione normale e brucia il suo Cosmo per creare una barriera. Fa appena in tempo, perché con visione laterale della camera vediamo una sorta di mano nebbiosa che lambisce la superficie di una cupola invisibile scorrendole sopra.
La camera stacca e ci porta in un'altra direzione, mostrandoci Artur e Izar che continuano ad avanzare. Ora sono insieme e si sono portati fuori dalla zona alberata, Artur sulla sinistra e Izar sulla destra. Vediamo la loro corsa frontalmente, e i due si voltano a guardarsi mentre parlano.

ARTUR (correndo) - Izar, forse dovremmo fermarci... quella cosa non promette nulla di buono!
IZAR (correndo) - Vai nei villaggi e porta le persone lontano da qui! (guardando davanti, con la nube sempre più vicina) A quella ci penso io!
ARTUR (dubbioso) - Ne sei sicuro?
VOCE (leggera, parla a Izar. E' una voce delicata, difficile dire se maschile o femminile) - Non avere timore...

Izar guarda Artur e annuisce, poi scatta in avanti. Artur lo guarda un attimo, quindi scarta sulla propria sinistra scomparendo alla vista. Izar spicca un salto, e la camera lo segue frontalmente. A un certo punto il Sacro Guerriero è davanti al sole e lo vediamo sparire, sostituito da una cometa. La camera ci mostra una pioggia di meteore che squarciano la nebbia, generando dei globi di luce a contatto col terreno, quindi ci mostra la visuale di Orion e Cuma.

ORION (pensa, felicemente sorpreso) - Due Sacri Guerrieri... un Cosmo impetuoso e uno pacato, che lo avvolge e lo completa!

Cuma prende Michel dalla spalla di Orion e lo carica sulla propria.

CUMA (guardando il fratello. Parla pacato) - Dobbiamo andarcene, ora!

Orion annuisce e i due corrono via.

GRECIA, NEI PRESSI DEL MONTE ITONI (VILLAGGIO)

ARTUR (grida) - Presto! Più veloci!

Vediamo uomini, donne e bambini che si allontanano in tutta fretta, guardando verso la nube minacciosa. Poi la camera va su Artur, che spalanca gli occhi. Nei suoi occhi brilla una luce azzurra, il riflesso di quella che ora si vede in tutto il villaggio. La camera ci mostra che essa proviene dalla zona prima occupata dalla nube. E' intensissima e accecante, tanto che Artur si copre gli occhi con il braccio sinistro.

ARTUR (pensa) - Izar, sei stato tu?

GRECIA, NEI PRESSI DEL MONTE ITONI (NUBE)

Izar è avvolto da un'intensa aura azzurra ed è davanti a Tiresia. Il vecchio sembra sconvolto dalla rabbia e dal terrore, che non è nei confronti del suo avversario. Izar, al contrario, sembra avere un'aria più adulta.

IZAR (autoritario) - Sei stato tu a fare tutto questo?
TIRESIA (pensa, spaventato) - Non è possibile! Avevo la vittoria in pugno e questo moccioso è apparso dal nulla!
IZAR (puntando il dito) - Chi si nasconde sotto il corpo di quel vecchio? Sei forse un demone?
TIRESIA (pensa, passando a una rabbia malcelata) - Perché non l'avevo previsto? (ad alta voce) Come osi cambiare il corso del destino, miserabile Sacro Guerriero?
IZAR (guardingo) - Il destino, dici?
TIRESIA (furente) - Avevo Athena in pugno e tu...
IZAR (sorpreso) - Che cosa? Athena?

Tiresia serra il pugno, gli mancano le parole per esprimere la sua rabbia. Poi ritrova il controllo.

TIRESIA (lentamente) - Pagherai per tutto questo, la pagherai molto cara!

Tiresia agita il bastone, pronto a colpire, e la camera stacca.

GIUDECCA, MONDO DEI MORTI (INTERNO)

HADES (seduto sul suo scranno. Pensa) - Questa è la mia armata, Ares, non la tua...

La camera passa fuori dal palazzo, è in presa larga e ci mostra Ares che si avvicina alla scalinata d'ingresso della Giudecca, avvolto dal suo ampio mantello. E' solo.

HADES (pensa) - ...ed è per questo che non fallirà; Tiresia mi porterà Athena, tu avrai la tua insulsa vendetta e il Mondo degli Uomini diventerà un mio dominio!

La camera torna fuori, e stavolta inquadra Ares di fronte. Procede con passo pesante e marziale, il volto austero ma non preoccupato. Sta salendo i gradini.

HADES (pensa, ora smanioso) -E ora sbrigati, Tiresia!

La camera allarga sul volto di Hades, contratto in una smorfia di disappunto, e chiude.

GRECIA, NEI PRESSI DEL MONTE ITONI (NUBE)

TIRESIA (grida) - Swordstick Crash!!

Il bastone saetta verso Izar, che sembra scivolarci intorno con dei movimenti involontari. Non fa nulla per evitarlo, non salta né si sposta, ma il risultato è che il bastone lo sfiora senza intaccargli corpo né armatura.

TIRESIA
(stupefatto) - E' assurdo!

Izar sembra sorpreso a sua volta, e quando la camera allarga vediamo che ad ogni suo spostamento si genera una scia azzurra che sembra quasi liquida e che galleggia intorno a lui. Quando i due contendenti si fermano il Sacro Guerriero guarda la propria corazza come se non gli appartenesse.

IZAR (pensa) - E' stupefacente! E' come se leggesse ogni più piccolo spostamento, quasi fosse puro spirito...

Spalanca gli occhi, come colto da una qualche consapevolezza.

VOCE
(nella testa di Izar) - Athena è con te, non devi temere alcun male...
Izar annuisce e si mostra più deciso mentre Tiresia, al contrario, sembra meditare sul da farsi.
TIRESIA (pensa) - Non capisco su cosa si basa la sua difesa, è frutto delle sue capacità o dell'istinto? In ogni caso non si tratta di semplice fortuna, no...

Izar si mette in posizione di lotta, e a quel punto Tiresia porta il suo bastone all'indietro per mascherarne le traiettorie.

TIRESIA
(pensa) - E sia, lascerò che sia lui ad attaccare... (ad alta voce) Coraggio, Sacro Guerriero, mostrami di cosa sei capace!

Tiresia invita Izar con un cenno della mano, e questi dopo un breve attimo di esitazione scatta in avanti. L'immagine si blocca sui due contendenti, ripresi di lato, e chiude.

Shin

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