INDICE DEL GAIDEN PART 1

EPISODIO 4 - EPISODIO 6

SAINT SEIYA SHÔGUN-HEN
GAIDEN PART 1 - SENSÔ TO SHI
EPISODIO 5

LUTTI E MUSICA

(dall'episodio precedente)

FEBBRAIO 1510
FRANCIA, ALYSCAMPS

Vediamo il primo piano di un piede destro parzialmente coperto da un mantello. Il piede si muove in avanti una sola volta, poi si ferma.

VOCE DI ORION (serio) - Siamo arrivati?

La camera allarga e ci mostra Michel, che annuisce e alza il braccio destro indicando qualcosa con il dito. La camera segue la direzione ci mostra un pendio che digrada dolcemente e in fondo ad esso, in lontananza, una città. Poco distante dai Sacri Guerrieri la strada, ben pavimentata, piega sulla destra e vediamo delle rovine

MICHEL - Quella laggiù è la città di Arles, potremo riposarci lì per questa notte e poi ripartire per Avignone...
ORION (annuisce, preoccupato. Pensa) - Cuma è esausto, non riesce più nemmeno a camminare...

La camera allarga e vediamo che Orion tiene in braccio la piccola Athena, che brilla di un'energia sempre più intensa. Dietro Orion ci sono Izar e Artur, che trasportano Cuma per le braccia. Sono entrambi molto preoccupati. Seguiamo la piccola pattuglia muoversi ed entrare nelle rovine, superando un arco, poi la camera stringe sul volto atterrito di Michel.

IZAR (con un filo di voce) - Ma cosa... cosa è successo?

La camera allarga e si sposta lateralmente, mostrandoci un largo sentiero all'inizio del quale si trovano i Sacri Guerrieri. Il sentiero ai due lati è fiancheggiato da grosse pietre simili a tombe scoperte, mentre sulla destra ci sono i resti di quella che dovrebbe essere una chiesa. Il tutto è circondato da alberi. Riversi sul sentiero e sulle pietre ci sono almeno due dozzine di cadaveri di persone di tutte le età, soprattutto anziani e donne.

ARTUR (guardingo) - E' accaduto da poco, il sangue delle vittime è ancora fresco...
VOCE (sofferente) - E infatti è ancora qui...

La camera va su Izar e Artur. Izar è a destra, quindi vede meglio la sagoma di Sheliak di Lyra dietro una grossa pietra che fiancheggia il sentiero dal suo lato.

IZAR (quasi sottovoce) - Sheliak, tu qui...

Artur si toglie il braccio di Cuma dalle spalle, lasciando il peso tutto su Izar, e fa per correre in direzione dell'amico.

SHELIAK (urla) - Fermo! Non fare un altro passo!

La decisione nel tono di Sheliak ferma Artur, che resta interdetto.

MICHEL (riflessivo) - Ha ragione, qui c'è qualcuno...
ORION (riflessivo) - Già, e si porta appresso il tanfo della morte...
ARTUR (deciso, serra il pugno) - Pagherà per ciò che ha fatto!
SHELIAK (gemendo)  - No, dovete andarvene! Il Grande Sacerdote... è stato lui a mandarmi in missione, voi andate via!

Izar guarda Cuma, che annuisce debolmente. Izar annuisce di rimando e lascia andare Cuma, che guarda Orion. Poi Izar si volta verso le rovine e brucia il suo Cosmo. Michel accosta la mano su Cuma e sussurra qualcosa, poi i due fratelli si allontanano  insieme ai due bambini ed escono dalla visuale.

ARTUR (tranquillo) - Ci siamo divisi, ma in fondo era inevitabile...
IZAR (stizzito) - Anche perché dobbiamo farla pagare a quell'assassino!

La camera torna a inquadrare i cadaveri e sentiamo lo schiocco di un applauso prolungato. Bertran esce allo scoperto. Si trovava in un cono d'ombra formato dal muro della chiesa. Fa un gesto teatrale come per invitare i Sacri Guerrieri, quindi la camera si ferma sul suo viso che non è affatto divertito, ma crudele.

BERTRAN - ... siate i benvenuti!
IZAR (a voce alta) - Sei stato tu ad uccidere tutte queste persone?
BERTRAN (portandosi la mano destra al petto, con aria da finto innocente) - Io? No davvero...

Sentiamo il rumore di pietra che si sgretola lentamente, e Sheliak si rimette in piedi appoggiandosi alla pietra. Ansima.

SHELIAK (disgustato) - Che faccia di bronzo... parli come se non avessi preso parte a tutto questo!
BERTRAN (ancora finto innocente) - E infatti è così! Si sono uccisi tra loro, come te e il tuo amico...

La camera allarga e nella massa dei corpi notiamo un altro ragazzo in armatura. E' biondo e indossa la corazza di Coma Berenices, ed è riverso al suolo sulla pancia (si vede la schiena).

ARTUR E IZAR (all'unisono) - Serge!
BERTRAN (crudele) - E' stato davvero uno spettacolo divertente...

FLASHBACK

Sheliak e Serge entrano dallo stesso arco da cui arriveranno i loro compagni. All'interno del cimitero di Alyscamps è tutto tranquillo, si sentono solo gli uccelli che cinguettano. Una trentina di persone sono in visita al cimitero, chi intento a pregare alle rovine della chiesa; chi chino a fianco delle lapidi; chi in rispettoso silenzio nell'erba laddove sembrano esserci altre rocce e tumuli.

SERGE (sottovoce, si guarda intorno) - Qualcosa non va...
SHELIAK (annuisce, guardandosi intorno anche lui) - C'è una vibrazione leggera nell'aria, non udibile a orecchio umano... per fortuna siamo arrivati qui prima degli altri!

D'un tratto il rumore diventa udibile. E' un suono greve, pesante, e la gente si ferma alzando il capo. Bertran è nello stesso posto in cui si trova all'arrivo di Artur e Izar. Bertran solleva di nuovo il corno e lo porta alla bocca, riprendendo a suonare. La gente lo guarda, come paralizzata e spaventata insieme.

BERTRAN (allegro) - Io vi dico che non mi dà tanto gusto mangiare, bere o dormire! Come quand'odo gridare "All'assalto!" da ambo le parti...
SERGE (sofferente) -Maledizione, ma cosa...

Serge serra il pugno e lo solleva. Le persone più lontane si avvicinano alle altre, che cambiano sguardo. Hanno gli occhi sbarrati, le labbra strette in una smorfia di rabbia. Anche Serge sta mutando e la camera inquadra lui quando d'un tratto si blocca. Ora nell'aria risuona una lira, dolce e melodica, ed è Sheliak a suonarla. Bertran non si arrabbia, anzi per un attimo sembra ammirato dall'abilità del suo avversario.

BERTRAN - Ma che bravo, un vero virtuoso della musica! Il suono della tua lira ricorda una lieta stagione di primavera che fa spuntare foglie e fiori, ma a che serve? (serio, ora anche crudele) Qui siamo in un cimitero...

Bertran riprende a suonare il corno e il terreno si smuove. Da esso escono scheletri in armatura, ormai quasi privi di pelle e brandelli di carne. Sono armati e naturalmente creano scompiglio.

PAUSA MEZZO EPISODIO

SHELIAK (interdetto) - Che cosa sei, uno stregone?
BERTRAN (divertito) - Mh! Non dire sciocchezze, sono solo uno a cui piace vedere le persone lottare fino alla morte... Plazer de la Guerre!!

Il suono del corno di Bertran è ora cadenzato come una ballata, e gli scheletri si muovono. Sono veloci e letali, colpiscono come guerrieri consumati. La gente urla, la camera stringe su una donna falciata da una lama e poi su un gruppo di anziani mutilati. Un cadavere cade sulle gambe con una lancia che gli ha trapassato il petto.

BERTRAN - "...e vedo cader pei fossati umili e grandi tra l'erbe, e vedo i morti che attraverso il petto han tronconi di lancia coi pennoncelli!"
SERGE (tra i denti) - Che bastardo... Diadem Flash!!

Dal diadema sul cinturone di Serge si forma una lancia di luce che il Sacro Guerriero  scaglia sul gruppo di nemici, polverizzandoli anche quando la lancia sfiora soltanto le corazze dei non-morti.

SHELIAK (a voce bassa) - Fourth Room! Pause...

Sheliak pizzica le corde della sua cetra, e le vibrazioni formano un quadrato che si alza, diventando rettangolo e allungandosi nel senso della profondità. Il rettangolo sembra ora una tomba, e cattura altri non-morti sigillandoli. Ora non ce ne sono più.

BERTRAN (allegro) - Ma bene, allora volete farmi divertire! Non mi aspettavo tanto da due Sacri Guerrieri d'Argento!
SERGE (sibila) - Non ti lasceremo mai avvicinare ad Athena, chiunque tu sia!
SHELIAK (deciso) - Né ti permetteremo di scappare...
BERTRAN (perplesso) - Credete forse che sia come quel vecchio decrepito? (pausa. Riprende con un ghigno crudele) E sia, se sopravviverete al mio prossimo attacco vi dirò chi sono...

I due Sacri Guerrieri si mettono sulla difensiva, mentre Bertran brucia il suo Cosmo invadendo tutta la zona. La sua Ancilia brilla di una luce spettrale e diffonde delle ombre nerastre che avvolgono i visitatori sopravvissuti, anche quelli che stavano provando ad allontanarsi dal cimitero dal lato opposto rispetto all'ingresso. I cadaveri diventano cinerei e cadono con un tonfo. Le loro cadute sono accompagnate dalle note di Bertran.

BERTRAN - Chanson de Mortes!! (con voce musicale) "Il signore è il primo all'assalto, armato, senza tema, che ai suoi infonde ardire così, con gagliardo valore; e poi ch'è ingaggiata la mischia ciascuno deve essere pronto e volenteroso a seguirlo ché niuno è avuto in pregio se non ha molti colpi preso e dato..."

Le marionette di Bertrand si muovono e scattano verso i Sacri Guerrieri, che cercano di evitarle e affannosamente ci riescono.

BERTRAN (allegro) - Coraggio, giovani valorosi, coraggio! Sconfiggetemi e avrete una speranza di salvarli, non sono ancora preda dell'oblio eterno!

Serge cerca gli occhi di Sheliak, che ricambia lo sguardo. Serge sembra non saper cosa fare, il suo compagno d'armi è più deciso e prova ad uscire dalla mischia. La camera stringe su Serge, i cui occhi di colpo diventano vitrei.

BERTRAN - Eri troppo vicino, e d'altronde era chiaro fin dall'inizio che non saresti stato all'altezza... ma sarai un'ottima marionetta!

Ora vediamo che il corno di Bertran genera delle onde sonore concentriche, la cui proiezione sull'erba assomiglia a quella della catena circolare di Shun nella serie classica.

BERTRAN (allegro) - "E quando sarà entrato nella mischia ogni uomo d’alto sangue non pensi che a mozzare teste e braccia: meglio morto che vivo e sconfitto!"

Serge e i cadaveri corrono tutti verso Sheliak, che stavolta sembra davvero terrorizzato. Serge è il primo ad attaccare e a colpire con un destro semplice, che Sheliak para.

SHELIAK (pensa, in primo piano) - Maledizione... (grida) Serge, torna in te!
SERGE (tra i denti, dispiaciuto) - Non... non ci riesco...

Le altre marionette si avventano sul Sacro Guerriero, che fa un salto all'indietro per sottrarsi a loro. Poi comincia a zigzagare, perché per quanto si tratti di semplici uomini i fantocci di Bertran sono veloci.

SHELIAK (pensa, osservando il nemico) - Finché li comanda deve rimanere immobile... ma come fare? (ad alta voce) First Room! Sirma!!

Quando Sheliak pizzica le corde della cetra, stavolta da esse si propagano delle onde verticali che ad occhio sono semirette parallele. Le marionette più vicine vengono colpite e si afflosciano, come private di energie. La camera inquadra da lontano i due contendenti e l'esercito che si frappone tra di loro.

BERTRAN (perplesso) - Li hai addormentati? Che sciocco, avresti dovuto ucciderli!
SHELIAK (pensa, in primo piano) - Forse dovrò farlo, purtroppo... il First Room è la mia tecnica meno potente, di certo non sono morti ma potrebbero riaversi fin troppo presto!
BERTRAN (imperioso) - Andate!

Le marionette si dispongono in cerchio intorno a Sheliak, con Serge che sta davanti all'amico. Sheliak prova a guardarsi intorno, quando una pietra lo colpisce al braccio sinistro procurandogli un taglio. Il Sacro Guerriero si volta e scopre che alcuni dei suoi avversari imbracciano pietre e bastoni.

SHELIAK (a mezza voce) - Ma cosa...?

Serge approfitta della sua disattenzione e attacca, colpendo Sheliak con una ginocchiata all'addome. Le marionette sono subito sul Sacro Guerriero di Lyra e lo sommergono, finché un'esplosione del Cosmo bianco di Sheliak non li allontana stordendoli. Rimane in piedi solo Serge, che sta bruciando il suo Cosmo verdognolo. Il suo volto è impassibile, privo di emozioni.

SHELIAK (a voce alta) - Serge, ti prego, fermati!

Serge non risponde, e l'energia dei due Cosmi si scontra senza prevalere da nessuna parte.

SHELIAK (pensa) - La nostra forza è pari, come temevo... ma ci annulleremo a vicenda o finiremo per ucciderci?

Serge chiude gli occhi concentrandosi, Sheliak invece scuote il capo.

SHELIAK (accorato) - Siamo qui per proteggere Athena, ricordi? (grida) Serge! Seeer...
SERGE (grida, sofferente) - Diadem Flash!!
SHELIAK - Second Room! Volta!!

La luce di Serge si dirige verso Sheliak, l'effetto della tecnica di Sheliak è invece un'onda concentrica che ha la forma di una molla e cerca di avvinghiarsi intorno al Diadem Flash. Per un attimo prova a stringerlo, ma il flusso di luce si fa strada. Sheliak, allora, pizzica ancora le corde creando delle altre onde che schizzano veloci verso Serge con una traiettoria a parabola, quasi fossero proiettili. I colpi dei due Sacri Guerrieri vanno a bersaglio contemporaneamente e scagliano i contendenti lontano. Sheliak viene sbalzato nella zona in cui riemergerà all'arrivo dei suoi compagni, mentre Serge rimbalza sulla schiena e ricade al suolo a faccia in giù.

FINE FLASHBACK

Serge si appoggia sulle braccia e si prova a rimettere in piedi. I proiettili di onde di Sheliak non lo hanno colpito in zone vitali, e il Sacro Guerriero sembra di nuovo in sé. E furioso.

BERTRAN - Ora ho quattro marionette con cui giocare!

La camera va sui Sacri Guerrieri, due in piedi e due che tentano di rialzarsi. Tutti e quattro bruciano il loro Cosmo, tutti e quattro sono furenti e dannatamente seri. Poi la camera allarga in campo aperto, mostrando di profilo Bertran da un lato e i suoi avversari dall'altro.

FRANCIA, SULLA STRADA PER AVIGNONE

Orion corre con la piccola Athena in braccio, avvolta in un lenzuolo. La bambina dorme. A destra di Orion c'è Michel, anche lui di corsa, mentre a sinistra c'è Cuma che ansima ma regge il passo.

ORION (primo piano. Pensa) - Dobbiamo mettere più strada possibile tra noi e i nostri inseguitori prima di fermarci a riposare... (si guarda intorno) Michel... Cuma... Athena... e voi, Sacri Guerrieri... cercate di resistere!

FRANCIA, ALYSCAMPS

BERTRAN (serio) - Avrebbero dovuto mandare dei Sacri Guerrieri d'Oro sul campo di battaglia, mi fate quasi pena...

Il Berserker si dispone in una posa da battaglia, finalmente concentrato e dignitoso come un vero guerriero, e brucia il suo Cosmo al massimo elevandosi da solo sopra i quattro avversari. I Sacri Guerrieri si mettono sulla difensiva: Serge è sul lato sinistro; alla sua destra c'è Artur, poi Izar e infine Sheliak. La camera allarga un'ultima volta, mostrando l'insieme delle quattro costellazioni da un lato e il teschio con la bara dall'altro, e quindi chiude.

Shin

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