INDICE DEL GAIDEN PART 1

EPISODIO 1 - EPISODIO 3

SAINT SEIYA SHÔGUN-HEN
GAIDEN PART 1 - SENSÔ TO SHI
EPISODIO 2

GUERRIERI E ASSASSINI

ANNO 1509

SANTUARIO, STANZA DEL SACERDOTE

Si sente il rintocco di passi leggeri e un mantello svolazza nel momento in cui un Sacro Guerriero d'Oro fa per inchinarsi.

GRANDE SACERDOTE (secco) - Niente cerimonie, non è questo il momento!

Il destinatario del monito si rimette in piedi, con un sorriso. Sembra apprezzare i modi spicci del Sacerdote, e quando la camera allarga vediamo che non è solo. Nella stanza ci sono i Sacri Guerrieri dell'Acquario, del Cancro e del Leone. Il primo ha un'aria esperta, è un adulto con lineamenti duri e corti capelli neri; iI secondo ha lunghi capelli mossi castano chiaro e occhi marrone chiaro, e l'aria riflessiva e un po' nostalgica; il terzo ha i capelli azzurri e l'aria giovane ma sapiente.

GRANDE SACERDOTE (serio) - Il momento è terribile, e siamo in pochi; pochi e forse impreparati a quello che ci aspetta...
GLIES (è l'Acquario. Ha una voce molto profonda) - Una Guerra Sacra?

Il Grande Sacerdote annuisce e guarda i tre, che mantengono le loro espressioni come in attesa.

GRANDE SACERDOTE
(scandisce lentamente) - Non so dirvi chi è il nostro nemico, ma una cosa è certa... (pausa) Si nasconde dappertutto, forse persino nel Santuario...
ADAFER (è il Leone, e reagisce d'impulso) - Che cosa? Volete dire che è per questo che...
Il Leone si blocca e china il capo verso terra, come se si vergognasse per aver detto o pensato qualcosa di irriguardoso.

COCITO, MONDO DEI MORTI

Ares sogghigna, in primo piano. Poi esplode in una risata e la camera allarga la ripresa e mostrandoci sei individui disposti dinanzi a lui. La camera è posta dietro ai sei, che da sinistra a destra sono Achitofel, Bertran, Telche, Naga, Moloch e Tiresia. Quest'ultimo è in piedi, ma risulta alto praticamente quanto gli altri inginocchiati.

ARES (mentre parla la camera scorre sui sei e sui loro visi) - Siete voi i soldati prescelti dell'Armata del Malaugurio, ritenetevi fortunati! (piccola pausa, la camera torna a mezzobusto su Ares, ora serissimo) Avete avuto in dono una seconda vita, e non dimenticate di chi è il merito...

GUERRIERI (all'unisono) - Ai vostri ordini, Comandante Supremo!

Ares fa un cenno affermativo con il capo, poi inizia a rivolgersi direttamente ai suoi sottoposti.
La camera spazia su tutti e sette, mostrandoci per ognuno il Cosmo insieme a un'immagine rappresentativa. Per Achitofel è una figura sofferente e inginocchiata, per Bertran una lapide macchiata di sangue, per Telche una montagna spaccata a metà, per Naga un teschio con un serpente nell'occhio destro, per Moloch una lucertola dallo sguardo maligno e la lingua sporgente. Di Tiresia vediamo solo il Cosmo.

ARES (a voce alta e ben udibile) - La Malattia...  i Lutti... la Sventura... la Morte... la Fame... la Vecchiaia...

Ares assume un'aria dubbiosa e si guarda intorno, un po' accigliato. Scruta i volti dei suoi nuovi soldati, seri e impassibili, mentre la camera scorre lentamente da destra verso sinistra (da Achitofel a Tiresia).

ARES (pensa, seccato) - Le Ancilia sono sette, perché uno di loro non ha risposto all'appello?

Nel silenzio generale si sente un suono di passi lenti e solenni, e la camera passa davanti ad Ares per mostrarci l'ombra che si sta avvicinando dietro di lui. Ares si volta e vediamo l'uomo che ora gli si para dinanzi. Ha un'aria che emana autorità e non sembra per nulla intimorito. Ha capelli biondi corti e folti e invece che un'armatura veste un lungo mantello rosso. Guarda Ares negli occhi, da pari a pari, e Ares risponde allo stesso modo. La camera li mostra di profilo, e anche la loro altezza è simile.

ARES (serio) - Perché non indossi la tua Ancilia?
BERLICCHE (altrettanto serio) - Stai forse parlando di questa?

La camera stringe sulla mano destra di Berlicche, chiusa a pugno. L'uomo la apre leggermente, e dall'interno del palmo si sprigiona una intensa luce rossa che assomiglia a quella delle scie luminose. Ares sembra stupito e compiaciuto allo stesso tempo, perché la luce viene inghiottita da un'ombra nera.

ARES (a voce bassa) - Le Tenebre hanno scelto te, ma certo...
BERLICCHE (calmo. Accenna un sorriso) - Mh! No, sono io che ho scelto loro... (pausa. Torna a guardare Ares negli occhi) Ho deciso di mia spontanea volontà di scendere nel Mondo dei Morti, quando ero ancora in vita, ma non ho ancora deciso se combattere per te...

I due si guardano con aria di sfida, e qui la camera chiude.

SANTUARIO, STANZE DEL SACERDOTE

TEGMEN (pacato) - Non c'è niente di male ad ammetterlo, Adafer...
GLIES (sicuro) - E' evidente, Orion ha capito che cosa stava succedendo e ha messo in salvo Athena nascondendosi persino da noi...
TEGMEN (con cenno affermativo del capo) - Come è evidente che dopo la sua partenza solo cinque Sacri Guerrieri d'Oro proteggono il Santuario, non è così? Sempre che Pollux...
ADAFER (battagliero, serra il pugno) - Ce la farà! Vincerà contro la malattia!

Il Grande Sacerdote fa un cenno affermativo con il capo, poi si toglie elmo e maschera rivelando il volto giovane e fiero di Zuben di Libra.

ZUBEN - Dovremo difendere sia Athena che il Santuario a costo della vita! (fa una pausa, poi sorride quasi con dolcezza) Restiamo uniti e ce la faremo!

La camera va sui tre volti, inquadrati di lato. Sono tutti e tre seri, solo il Leone ha l'angolo della bocca piegato in un sorriso. Stanno fissando Zuben. La camera allarga inquadrandoli tutti e quattro, poi stacca.

NOTTE, LUOGO SCONOSCIUTO

La porta si spalanca, e Cuma irrompe nella camera. Si sente la bambina piangere e Orion è in piedi vicino alla culla.

ORION (girandosi verso Cuma. E' teso) - Pensi che sia...
CUMA (sicuro) - Il nemico? (scuotendo il capo) - No, non avverto nessuna minaccia...

Orion sembra rilassarsi, ma soltanto un poco. Guarda Cuma, che come a confermare il suo parere si circonda di una tenue aura azzurra. e chiude gli occhi. Di colpo la bambina si rasserena, Orion la guarda e rimane stupito. L'aura gentile di Cuma si diffonde, attraversando i muri e uscendo dall'edificio. La camera passa all'esterno e ci mostra che l'emanazione del Cosmo di Cuma ha la foma di una cupola. Cuma apre gli occhi, guarda Orion e scuote il capo una sola volta, tranquillo.

COCITO, MONDO DEI MORTI

Ares e Berlicche si stanno fissando, quando una voce li distoglie. E' fredda e poco allettante, né arrogante né servile.

TIRESIA - Col vostro permesso, Comandante Supremo...

La camera ci mostra Tiresia da dietro le spalle di Ares, stizzito per l'interruzione. Il Signore della Guerra non vuole staccare lo sguardo da Berlicche, non vuole mostrarsi inferiore a lui.

ARES (seccato) - Che cosa vuoi, Tiresia?
TIRESIA (sicuro) - Andare a prendere la vita di Athena, Comandante Supremo...
ARES (ancora più seccato) - Non farmi ridere! Non sappiamo nemmeno dove si trovi in questo momento!
TIRESIA (cauto) - Mi scuso per l'insolenza, mio signore... (piccola pausa. La camera va in primo piano su Tiresia, che sorride) Ma posso assicurarvi che vi sbagliate...

PAUSA MEZZO EPISODIO

GRECIA, NEI PRESSI DEL MONTE ITONI (FUORI)

Sta per albeggiare, si vedono i primi chiarori del sole in lontananza ma non è ancora giorno. Tiresia è solo, e cammina appoggiandosi al suo bastone anche se sembra non averne bisogno. Un mantello blu lo avvolge, nascondendo la sua Ancilia che si intravede sotto di esso, scura come la pece. Si trova nel fitto di un bosco e giunge infine a una radura, dove trova dei cervi che si stanno abbeverando. Gli animali lo guardano un attimo e poi fuggono nel fitto della foresta. Tiresia si avvicina alla pozza d'acqua e conficca il bastone nel terreno, aprendo il mantello e spalancando le braccia. Dalla sua Ancilia inizia a diffondersi una sorta di nebbia velenosa, e quando la camera allarga vediamo che essa si spande sulla zona di bosco.

TIRESIA (pensa, soddisfatto) - Non tarderai a uscire allo scoperto, e non hai ancora un esercito pronto a combattere per te...

La camera sale verso il cielo, soffocato dalla nube che si allarga spandendosi come quella di Eris nel quarto film. Dall'alto la vediamo avvicinarsi a un piccolo paese.

GRECIA, NEI PRESSI DEL MONTE ITONI (FUORI)

Per un attimo siamo nell'oscurità più totale, poi due occhi si spalancano. Sono gli occhi di una neonata, ma per un istante sembrano quelli di una persona adulta. Sono terrorizzati. La camera si sposta su Cuma, in piedi accanto al letto di Orion che invece si è alzato a sedere, sudando e ansimando.

CUMA
(serio e allarmato. Guarda Orion negli occhi) - Dobbiamo andarcene, e subito!

GRECIA, NEI PRESSI DEL MONTE ITONI (FUORI)

Diverse finestre si aprono, tra mormorii di stupore e preoccupazione. La gente del villaggio è sorpresa.

UOMO (sulla porta di casa. Sta guardando in alto) - Ma cosa...?

La nube si avvicina inesorabile, e gli alberi al suo passaggio avvizziscono. Le foglie cadono, i rami diventano rinsecchiti e la terra brulla. Poi la nube raggiunge le persone, che con una rapidità incredibile invecchiano fino a diventare scheletri. Si sentono urla, poi la camera ci mostra il desolante spettacolo di cumuli di ossa di persone e animali, tutti adulti. Le case sono diventate cadenti e pericolose, l'erba pare bruciata. La camera va su un ragazzo, in fuga e lontano dall'agglomerato di case. Il ragazzo si guarda indietro, ma non sembra poter sfuggire al suo destino. Tende una mano in avanti e urla.

RAGAZZO (disperato) - Vi prego! Vi prego, salvatemi!

Lo vediamo invecchiare e accartocciarsi, e sentiamo lo schiocco delle sue ossa che si spezzano quando è diventato un mucchietto di pelle e ossa. La camera si sposta dietro di lui e ci mostra le persone a cui si rivolgeva, che sono due atterriti Orion e Cuma. Orion tiene in braccio la piccola Athena, che piange senza sosta.

CUMA
(con un filo di voce) - E' spaventoso...
ORION (deciso) - E' con costoro che dovremo combattere, non potevamo immaginare niente di diverso... andiamo!
CUMA (ancora scosso) - Sì!
VOCE (alle loro spalle) - No, fermi!

Orion e Cuma si voltano, e mentre la camera segue i loro visi stacca.

GIUDECCA, MONDO DEI MORTI

Dall'esterno del palazzo sentiamo una sonora risata, e quando la camera va all'interno vediamo che è Hades a ridere di gusto, sempre seduto sul suo trono. Chiude gli occhi con espressione beata, e la camera stringe sulle palpebre mostrandole in trasparenza. Scorrono immagini di persone morte, quelle uccise dalla nebbia di Tiresia. Poi Hades apre gli occhi, ora freddi. La bocca è incurvata in un sorriso.

HADES (pensa, ancora divertito) - Dannato vecchio, finirai mai di stupirmi?

La camera riallarga e mentre si alza verso il soffitto della Giudecca Hades riprende a ridere.

GRECIA, NEI PRESSI DEL MONTE ITONI (FUORI)

ORION (sorpreso) - Michel! Ma cosa...
MICHEL (pacato) - Cosa ci faccio qui? Proteggo Athena come fai tu, e sono arrivato appena in tempo...
ORION (dubbioso) - Cosa vuoi dire?
MICHEL (sempre pacato) - Che hai dimenticato di avere in braccio una neonata, Orion, e che la tua priorità è di tenerla lontana dal pericolo...

Orion fa un passo indietro come colpito da uno schiaffo. Cuma gli appoggia una mano sulla spalla e lo guarda, facendo un cenno affermativo con il capo.

CUMA (asciutto) - Michel ha ragione, fratello; andrò io...

Cuma non aggiunge altro e non dà tempo a nessuno di ribattere. Si butta in mezzo alla nube, fendendo la nebbia come fosse semplice aria. La camera va su Michel, che osserva la nebbia.

MICHEL (curioso, e insieme preoccupato) - Sembra si sia fermata, come se fosse concentrata su Cuma...

Orion lo guarda, quasi sconcertato.

ORION (pensa) - Le capacità di questo bambino sono incredibili... ma come è possibile che abbia solo sei anni?

GRECIA, NEI PRESSI DEL MONTE ITONI (DENTRO LA NUBE)

Vediamo Cuma rallentare la corsa fino quasi a fermarsi, come se fosse stanco o guardingo. Quando entra nella radura sta camminando. Il luogo è irriconoscibile, spettrale. Dal terreno secco, tra le ossa, salgono vapori e polvere.

TIRESIA (sicuro) - Come immaginavo sei venuto da solo...
CUMA (sulla difensiva) - Sono più che sufficiente per un verme come te! (piccola pausa. Riprende stizzito) Chi sei?
TIRESIA (sarcastico) - Non sei sufficiente, sei senza alternative... (pausa) Ora ne sono sicuro, voi Sacri Guerrieri siete soltanto in due e perciò quando tu sarai morto un solo avversario mi dividerà da Athena!
CUMA (sorride) - Credo che tu sia troppo ottimista...

Cuma brucia il suo Cosmo gentile, che restituisce un po' di colore al bosco.

TIRESIA
(urlando, arrabbiato) - Misero Sacro Guerriero di Bronzo, mi stai sottovalutando!

Tiresia brucia il suo Cosmo grigio, che sovrasta quello di Cuma e fa cadere le poche foglie secche rimaste sui rami. Cuma sembra a disagio dinanzi a questa manifestazione di forza, ma non fa un solo passo indietro. Ora la camera è in primo piano su Tiresia, che ha un sorriso maligno.

TIRESIA
(sarcastico) - Sei deputato alla difesa di Athena, con un'armatura di bronzo e un Cosmo di così basso livello? La tua dea non sa scegliere i suoi paladini!
CUMA (pensa) - Devo mantenere la calma e studiare la strategia migliore per batterlo... ha un Cosmo formidabile, nonostante il suo aspetto da vegliardo! (ad alta voce) Sono un Sacro Guerriero di Bronzo, e tu un vecchio malevolo; io non mi fiderò delle apparenze, forse dovresti fare lo stesso...

Tiresia ha un moto di stizza, ma persiste nel bruciare il suo Cosmo che si eleva spazzando via completamente la nube. Cuma è sorpreso, ma sembra tornato più padrone di sé.

TIRESIA
(serio) - E sia, concentrerò le mie energie su di te...

Il vecchio riprende il bastone e lo punta su Cuma, come per invitarlo a farsi avanti. Cuma si prepara in posizione di lotta, e vediamo che anche la sua aura cala un attimo per poi tornare più forte e più brillante, avvolgendolo più lontano dal corpo.

TIRESIA
- Hai eretto una barriera con il Cosmo, come immaginavo... (pausa) E con essa sei arrivato fin qui senza invecchiare e ti sei salvato la vita, almeno per ora...
CUMA (deciso) - Sono pronto!

La camera stacca, allargando e portandoci fuori dal bosco morto fino a raggiungere Orion e Michel. Sono ancora fermi e concentrati, e Michel chiude gli occhi. Poi guarda quello che una volta era il Grande Sacerdote, occhi negli occhi. Orion ricambia lo sguardo, e una goccia di sudore gli scende sulla tempia. Poi guarda in direzione del bosco.

ORION (pensa) - Ho un brutto presentimento...

La camera affonda nel Cosmo grigio di Tiresia e chiude.

Shin

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