SHINGO ARAKI: BIOGRAFIA E OPERE

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ELENCO OPERE

L'APICE DEL SUCCESSO E IL DISIMPEGNO

Nel 1979 la TMS produce un progetto ambizioso, tratto da un manga di grande successo e destinato a diventare una grande serie animata. Il titolo è Versailles no Bara (in Italia, Lady Oscar), una serie che secondo le intenzioni della produzione doveva avere un'impronta fortemente drammatica, sia perché trattava temi legati alla guerra sia per la particolare natura della protagonista, una donna che era stata cresciuta come un uomo. In questa serie, Araki mostra inizialmente la sua vera capacità di disegno, mostrando un tratto più pulito e affinato rispetto a Babil Nisei, e in seguito la sua capacità di adattamento quando, durante la realizzazione della serie, il nuovo regista Dezaki impone a tutto lo staff radicali cambiamenti di stile e di narrazione. Sempre nel 1979, però, c'è un altra produzione a marchio fortemente arakiano, ovvero Hana no Ko Lun Lun (in Italia, Lulù l'Angelo dei Fiori), la quale dall'inizio alla fine è un trionfo di linee morbide e personaggi aggraziati come quelli visti nelle prime puntate di Versailles no Bara.

La prima metà degli anni '80 è fortemente legata alla fantascienza, e i principali lavori di Shingo appartengono infatti a questo genere, e sono legati al personaggio di Captain Harlock, creato dalla matita di Matsumoto, anche se tra le opere famose di questo periodo vanno inclusi Ai Shite Night (1982, in Italia Kiss Me Licia), Cat's Eye (1984-1985, in Italia Occhi di Gatto) e Meitantei Holmes (1984-1985, in Italia Il fiuto di Sherlock Holmes), una coproduzione italo-giapponese supervisionata da Hayao Miyazaki. La seconda metà della decade, invece, si può tradurre in due parole: Saint Seiya. Araki realizza anche altri prodotti di qualità, come Uchû Densetsu Ulysses 31 (1988, in Italia Ulysse 31), ma il suo tempo e il suo successo appartengono quasi interamente agli eroi creati da Masami Kurumada. Araki e Michi Himeno hanno sufficiente libertà d'azione per confezionare personaggi dai tratti dolci, morbidi e piacevoli per il pubblico. Le ragazze adorano i lineamenti delicati dei protagonisti; i ragazzi, oltre al carisma, ne apprezzano le battaglie, piene di movimenti sinuosi e ricche di effetti speciali mozzafiato. C'è anche da dire che in effetti sia gli episodi sia i film cui la coppia Araki-Himeno si dedica di persona sono dei piccoli capolavori di grafica, nei quali ricorrono tutti i cliché di Araki: occhi grandi e molto espressivi, pose particolarmente plastiche, spostamenti e contorsioni dei corpi umani unici nel loro genere.

L'onda di Saint Seiya si esaurisce nel 1989, con l'ultimo dei quattro lungometraggi animati dedicati alla serie, ma non i lavori sui personaggi di Kurumada. Nel 1991, infatti, Araki anima una serie OAV che non gli porterà troppa fortuna, Fûma no Kojiro. Il soggetto si presta bene al tratto di Araki, del quale però nella prima serie ci sono soltanto il nome e la sigla iniziale, da lui realizzata. Nonostante gli eccellenti risultati ottenuti nella seconda serie OAV e nel film, però, la serie non ottiene un grande riscontro. Sono anni in cui la presenza diretta di Araki come disegnatore/animatore si dirada, anche a causa dell'età non più verdissima e del fatto che non c'è più la necessità, da parte sua, di guadagnare per arrivare a fine mese. I suoi disegni, in compenso, sono sempre più belli, come dimostrano Yokoyama Mitsuteru Sangokushi (1991) e più ancora la serie OAV di Babil Nisei (1992) e le illustrazioni di Burai (1993), una serie di romanzi per i quali realizza le copertine e qualche immagine per l due videogiochi ad essi legati.

L'ultimo discreto successo nel quale partecipa da animatore è Aoki Densetsu Shoot (1993, in Italia Alé Alé Ooh) un anime di calcio nel quale maschera un po' i suoi tratti caratteristici. Da lì in poi il suo ruolo diventa quello di direttore dell'animazione, e i suoi disegni si limitano agli schizzi preparatori dei personaggi. In questa veste, partecipa alla realizzazione di Yu-Gi-Oh! Duel Monsters (2000) e di Ring Ni Kakero 1 (2004, serie non conclusa), ultimo lavoro di Kurumada nel quale si è impegnato, addirittura anche come produttore. Ultimo. Per ora.

Shin

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