SAINT SEIYA

Tra tutti i manga realizzati da Masami Kurumada, Saint Seiya è certamente quello che nel mondo gode di maggior fama, ed è forse il solo a poter essere catalogato come vero e proprio successo. Merito della grafica di Shingo Araki e Michi Himeno, che eleva alcuni episodi della serie a livello di opere d'arte nel campo dell'animazione, merito delle musiche di Seiji Yokoyama e anche della sceneggiatura di Yoshiyuki Suga. Ma il merito, soprattutto, è della sceneggiatura e della regia originale e dell'autore del manga e dei personaggi da lui creati, che a distanza di vent'anni godono ancora di una invidiabile popolarità. Non a caso, dopo dodici anni di pausa dall'ultimo lavoro su Saint Seiya, il criticato (e criticabile) quarto film in cui i Sacri Guerrieri di Athena affrontano Lucifero, Saint Seiya è rinato a nuova vita, proprio come una fenice. Una nuova serie animata, un nuovo film e tre nuovi manga, con la netta impressione che non sia finita qui.
Tra gli indubbi meriti di Kurumada, probabilmente il più grande è quello di aver saputo gestire personaggi e colpi di scena senza far mai risultare noiosa la storia. Ripetitiva, forse, ma sempre piena di sorprese. E così, in una serie interminabile di duelli all'ultimo sangue, nei quali spesso non si capisce quali siano i buoni e quali i cattivi, guerrieri guidati dalle stelle si battono per un ideale e per la difesa di una figura carismatica, sia essa divina, come Athena, Poseidon e Hades, o terrena, come il Gran Sacerdote di Atene e Hilda di Polaris.
Ed è proprio l'introduzione dell'astronomia, insieme a quella della mitologia greca, l'idea di fondo più affascinante ed originale della storia. Di gruppi di cinque protagonisti pronti a difendere un leader, prima di Saint Seiya, se ne erano visti molti (basti pensare ai molti anime robotici degli anni '70 e '80). Nessuno di essi, però, è a tal punto vario e imprevedibile, ed in nessuno di essi è l'uomo a battersi in prima persona, con la propria sola forza, per obbedire a un destino che non si è scelto. Va detto, con una critica un po' più accurata, che Kurumada ha un po' pasticciato con la mitologia greca, introducendo elementi di altre culture e religioni non sempre in modo appropriato, e che a volte nella storia ci sono delle incredibili esagerazioni. Ma in un'opera come Saint Seiya, ci si può anche non curare di queste cose. Ciò che resta, il succo, è una bellissima storia di azione e sentimento, dove la forza di volontà, di non piegarsi a un destino avverso, permette agli uomini di fare qualunque cosa. Anche di andare oltre la morte o di opporsi agli dei, realizzando dei miracoli.
Raccontare la storia dei Cavalieri dello Zodiaco (o Saint Seiya) non è una cosa semplice, dal momento che le vicende narrate nel manga si discostano, e non poco, da quelle apparse nella serie televisiva; inoltre nell'edizione italiana della serie TV, trasmessa prima da Odeon TV (puntate 1-52) e Italia7 (53-114), e successivamente da JTV (interamente), è stato fatto un massiccio adattamento, che ha i suoi pregi e i suoi difetti, ma che soprattutto ha modificato quasi tutti i nomi dei personaggi. Il manga, uscito successivamente per la Granata Press, ha risentito del problema del doppio nome di ciascun personaggio, a tal punto che l'adattamento stesso del manga risulta decisamente compromesso; ma il più grave difetto dell'edizione Granata Press, dovuto anche ai tempi di pubblicazione, piuttosto pionieristici, è il fatto che il manga stesso sia "ribaltato", rendendo mancini tutti i personaggi, e facendo in modo che Betelgeuse (Tramy) ferisca Athena al polmone destro anziché al cuore.
Lasciando ad un'apposita sezione l'analisi dell'adattamento italiano, occorre ricordare che è presente una doppia edizione dei quattro film di Saint Seiya: accanto all'edizione storica della Granata Press (completata da Dynamic Italia con l'uscita del quarto film), si è aggiunta un'edizione finalmente originale, con nuovi doppiatori molto più simili alle voci originali giapponesi, uscita anch'essa per Dynamic Italia. A partire dal 21 ottobre 2000, un po' a sorpresa, la serie televisiva è stata trasmessa da Italia1, con una nuova sigla italiana e la rimasterizzazione della traccia video, abbinata alla vecchia traccia audio, che ha preceduto le uscite in videocassetta e che ha contenuto molte censure. In seguito, la serie televisiva (senza censure), è approdata su varie emittenti satellitari, ossia dapprima Canal Jimmy, poi GayTV, e attualmente su Fox Kids, nelle quali ha effettuato vari passaggi.
Il manga di Saint Seiya, finalmente in versione originale e con lettura "alla giapponese", invece, è stato editato da Star Comics a partire dal giugno 2000, con 28 numeri come nella versione originale. Le riedizioni dei film e del manga sono più fedeli all'originale, con tanto di termini inglesi e giapponesi per definire colpi e luoghi, esattamente come chiesto dagli appassionati. In entrambe queste riedizioni, tuttavia, l'eccessiva fedeltà alla traduzione a volte rende alcuni dialoghi un po' noiosi.
Per l'esposizione delle vicende di Saint Seiya, questo sito ha scelto di utilizzare i nomi originali dei personaggi e dei colpi, mentre si è scelto di italianizzare il più possibile i termini, prendendo spunto dall'edizione italiana della serie (ove la scelta era stata fatta bene) o più spesso dall'edizione Dynamic Italia dei quattro film. Per questo motivo, Saint è diventato Sacro Guerriero, God Warrior è diventato Guerriero Divino, Marine General è diventato Generale dei Mari, cloth è diventato armatura, e così via. Ovviamente, accanto ai nomi originali dei personaggi, nelle varie tabelle che li classificano, sono stati affiancati anche i nomi dati loro nelle varie versioni italiane di manga e serie televisiva, in modo da guidare correttamente anche coloro che sono meno esperti in merito all'edizione originale.
Le scelte sulla traslitterazione sono in realtà dei compromessi: per i nomi dei personaggi, già molto conosciuti, si è scelto di non considerare le vocali allungate, e dunque è stato scritto Hyoga al posto di Hyooga, Hyouga o Hyôga; Shiryu al posto di Shiryuu o Shiryû. In merito a colpi e luoghi, invece, abbiamo ritenuto più utile inserire un accento circonflesso ogni volta che ci si trova in presenza di una vocale allungata, e dunque si ha Pegasus Ryûsei-ken, Rozan Shoryû-ha e Hôô Yoku Ten-sho.

GS e Shin