Ring Ni Kakero (
Vola Verso il Ring, tradotto letteralmente) è il lavoro preferito da Masami
Kurumada, che vi è più affezionato addirittura rispetto a
Saint Seiya.
La sua pubblicazione è avvenuta nel periodo
1978-1983 da
Shueisha sul prestigioso
Shônen
Jump, e la successiva serializzazione ha portato questa saga ad avere ben
25
volumetti, durante i quali la struttura della storia assomiglia molto al
più famoso (ma successivo, vale la pena di ricordarlo)
Saint Seiya.
Ryuji
ed i suoi amici, infatti, affrontano avversari sempre più forti e sorprendenti
all'interno di mini-saghe di alcuni volumi. Si tratta di una storia che sembra
nascere come puro combattimento, come vittoria del più forte al termine di
scontri all'ultimo sangue (soprattutto, come sfida personale tra i due
protagonisti,
Ryuji e
Jun), sta di fatto che, col passare del
tempo, le vicende di coloro che erano rivali si intrecciano, dando vita ad un
vero gruppo di amici che condividono insieme il pericolo. E si nota, in
particolare, come il combattimento sia inteso sì, come modo per superare se
stessi e gli altri, come modo per diventare uomini, ma non come cattiveria fine
a se stessa. Una volta sconfitti, infatti, i vari duellanti sanno mettere da
parte orgoglio e propositi di vendetta, avvicinandosi a coloro che li hanno
battuti.
A partire dal 2003, inoltre, Kurumada ha ripreso il manga da dove
lo aveva concluso, ed è nato Ring Ni Kakero 2, l'unico lavoro attuale
dell'autore, pubblicato su Super Jump. Ring ni Kakero 2, ovviamente, non
può vedere come protagonisti i personaggi della prima serie, in quanto la
storia ha un finale ben chiaro e preciso, e non dà lo spunto per ulteriori
prosecuzioni; per questo, Kurumada ha ricreato, in un'ambientazione più
moderna, personaggi simili ai precedenti, ma affatto uguali. Alcuni di essi
appartengono alla prima serie, e fungono da anello di congiunzione, mentre
alcuni altri sono addirittura gli stessi figli dei protagonisti di Ring ni
Kakero 1! Sta di fatto che le vicende, ancora non concluse, sembrano avere uno
spunto diverso, e che la violenza che permea la storia (logico, è un manga di
combattimenti) appare molto più gratuita e meno legata a ideali di supremazia
sportiva.
GS